Rinnovo o separazione? Jovic e il Milan al bivio per il futuro
Jovic vorrebbe il rinnovo e continuare a giocare nel Milan anche la prossima stagione. Via ai colloqui: anche il nuovo allenatore avrà voce in capitolo.
Il Milan si prepara a un periodo di significativi cambiamenti. Sebbene il termine "rivoluzione" possa sembrare eccessivo alle orecchie di qualcuno, alcune novità previste durante il mercato estivo (in entrata e in uscita) non possono essere classificare sotto una voce diversa.
Uno dei nomi al centro dell'attenzione, oggi, è quello di Luka Jovic. L'attaccante serbo, reduce da una stagione altalenante (1147 minuti giocati fin qui, distribuiti in 28 apparizioni, 9 gol e un assist firmati), potrebbe rinnovare con il Diavolo il contratto in scadenza a fine giugno. La sua priorità è continuare l'avventura con il Milan (anche perché a Milano si trova bene), le discussioni circa il suo futuro però restano ancora apertissime.
Milan, Jovic resta o se ne va? Le parti sono pronte a parlarsi
Rinnovo o separazione? La prossima settimana è previsto un incontro chiave tra Geoffrey Moncada, direttore tecnico e frontman rossonero sul mercato, e il macedone Fali Ramadani, l'agente dell'ex Real Madrid e Fiorentina. Il meeting potrebbe fornire risposte decisive sul futuro dell'attaccante. Al momento, nei corridoi del Portello aleggiano opinioni contrastanti riguardo la permanenza di Jovic: una parte del Club non vede nella conferma del serbo una mossa strategica, altri sostengono invece l'importanza della sua conferma, anche solo per un ulteriore anno.
L'incidenza del nuovo allenatore
Un elemento cruciale nella decisione finale su Jovic sarà l'identità del prossimo allenatore del Milan. Il nuovo progetto sportivo che nascerà dopo l'addio di Stefano Pioli a fine campionato sarà determinante: in particolare, se il futuro tecnico dovesse favorire un modulo offensivo con due punte, le chance di rivedere Jovic in maglia rossonera anche la prossima stagione aumenterebbero notevolmente. In caso contrario, il Club potrebbe pensare di ingaggiare al posto di Luka un altro attaccante, più affidabile, continuo, e magari con altre specifiche caratteristiche tecniche.
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