Nel corso della sfida tra Milan e Udinese, i tifosi bianconeri presenti nel settore ospiti al terzo anello verde di San Siro hanno preso di mira il portiere rossonero Mike Maignan. Per gran parte del secondo tempo, durante il quale difendeva la porta proprio sotto gli spalti occupati dai sostenitori friulani, il francese è stato bersagliato da parole e cori offensivi. Tra questi, ripetuti insulti, «Maignan uomo di m…», e uno striscione minaccioso: “Oggi solo un saluto, a Udine avrai il giusto tributo”. Il comportamento ha attirato l’attenzione dei media, in particolare Repubblica, che ha documentato l’accaduto.

Episodi di questo tipo non sono nuovi (purtroppo) per il portiere del Milan. Lo scorso anno, durante un’altra partita tra le due squadre disputata a Udine, Maignan era già stato vittima di cori razzisti provenienti dai tifosi di casa. La situazione in quella circostanza era stata così grave che l’arbitro aveva deciso di sospendere temporaneamente la partita per cinque minuti, consentendo al portiere di abbandonare il campo per calmarsi.

La denuncia di Maignan per l’episodio di Udine aveva avuto conseguenze significative: la chiusura del settore della curva dell’Udinese per due partite. Con il provvedimento, preso come segnale forte contro i comportamenti discriminatori, FIGC e Lega Serie A avevano voluto ribadire il loro convinto impegno nel contrastare il razzismo negli stadi. Da lì, la reazione (ingiustificata) dei supporter bianconeri a San Siro.

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