Leao e il rapporto con Marco Giampaolo: "Non ci parlavamo"
Rafa e il grande ostacolo durante i suoi primi mesi in maglia rossonera.
Nel suo libro autobiografico, “Smile. La mia vita tra calcio, musica e moda”, edito da PIEMME, Rafa Leao ha raccontato anche del particolare rapporto con Marco Giampaolo, tecnico del Milan nei primi mesi della stagione 2019/2020. Un rapporto che sarebbe più corretto definire un non-rapporto. L'esterno portoghese scrive…
Leao: “Io e Giampaolo non ci parlavamo”
Nella mia carriera al Milan ho avuto due allenatori, o forse solo uno. Tra me e mister Giampaolo non c’era praticamente alcun tipo di rapporto, non ci parlavamo, ero da poco a Milano e per un calciatore come me, a diciannove anni, ambientarsi era la prima sfida da affrontare. Inizialmente cercavo nello spogliatoio un lessico famigliare, così mi ha aiutato un po’ con la lingua André Silva, l’unico portoghese che c’era in squadra, ma dopo un mese è stato ceduto quindi ho iniziato a legare con altri nuovi calciatori come Ismael Bennacer, acquistato tre giorni dopo di me e che ancora oggi chiamo fratello.
Marco Giampaolo venne sollevato dall'incarico di allenatore del Milan dopo appena sette turni di campionato, poche ore dopo Genoa-Milan 1-2. Fino a quel momento Leao era sceso in campo per novanta minuti, un match intero solamente nella sfida interna a San Siro contro la Fiorentina. Contro Brescia e Verona era addirittura rimasto seduto in panchina dal primo minuto al novantesimo. Un periodo non facile per lui. Su “Smile”, il suo libro, racconta…
Leao: “Giocavamo male, io poco”
Fin da subito avevo degli obiettivi, ma non è stato facile, il mister non aveva capito come inserirmi in campo e con lui avevo un rapporto freddo; saluti formali ad allenamento e nient’altro, la difficoltà a comunicare che si aggiungeva a quelle della squadra in campo. Giocavamo male, io poco, e dopo qualche partita il mister è stato esonerato. Solo sette giornate ed è cambiato tutto di nuovo.