Alvaro Morata è reduce da un trauma cranico subito in allenamento in un scontro aereo con Strahinja Pavlovic: nonostante le risonanze magnetiche abbiano dato esito negativo, l’attaccante spagnolo è stato costretto a saltare la trasferta di Cagliari, aprendo così la strada all’esordio nella massima serie di Francesco Camarda.

La pausa nazionale avrebbe potuto rappresentare un’occasione per recuperare, se non fosse che il numero 7 rossonero è stato regolarmente convocato dalle Furie Rosse: i campioni d’Europa in carica affronteranno la Danimarca il prossimo 15 novembre e la Serbia il 18 nelle sfide valide per la UEFA Nations League e non vogliono fare a meno del loro capocannoniere.

Da protocollo, Morata poteva certamente rispondere alla convocazione della Spagna ma, data la prognosi di 10 giorni, potrebbe scendere in campo solo nella seconda sfida di Nations League, quella appunto del 18 novembre contro la Serbia. Regna dunque il caos intorno alla punta del Milan: come già aveva ribadito Paulo Fonseca in conferenza stampa pre Cagliari-Milan:

Dopo una contusione alla testa il giocatore deve fermarsi 10 giorni. Ho l'indicazione che il giocatore per 10 giorni deve fermarsi. È il protocollo, non è un'opzione, non so come de la Fuente possa dire questo.

Ora la palla passa allo staff medico spagnolo…

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