Nonostante gli ingenti investimenti sul mercato di gennaio e il cambio di guida tecnica a inizio stagione, il rendimento del Milan non decolla: l'eliminazione dalla Champions League per mano del modesto Feyenoord, privato pochi giorni prima del suo centravanti e uomo simbolo e giunto a San Siro in formazione rimaneggiata, senza portiere titolare e con un allenatore ad interim, è un colpo durissimo da digerire. La successiva sconfitta di Torino contro i granata di Vanoli non fa che confermare la discontinuità che affligge la squadra rossonera da inizio stagione, un gruppo capace di prestazioni di alto livello come quella al Bernabeu, di uscire imbattuto da tre confronti con l'Inter campione d'Italia, ma incapace di avere la meglio su avversari ben più modesti come le squadre citate in precedenza o come Cagliari e Dinamo Zagabria.

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