No, nella storia nessuno delle italiane c'è mai riuscito. Inter e Roma, ad esempio, si sono arrese nell'ultimo atto, in finale. Nessuno l'ha mai alzata al cielo, sarebbe in assoluto quindi una prima volta. Il Milan di Stefano Pioli ci proverà, ha tutte le carte per farlo e pazienza se a quel trofeo mancano le due grandi orecchie. È l'Europa League, il Diavolo c'è cascato a dicembre dopo un girone in Champions League infernale, chiuso però a testa altissima. Pioli ha riunito la squadra ieri a Milanello, l'AD Giorgio Furlani gli ha consegnato la medaglia e una maglia speciale autografata da giocatori e staff per le sue prime cento vittorie in Serie A, il mister in cuor suo lo considera un nuovo inizio e ai suoi ragazzi in qualche modo il messaggio è passato. In Europa Pioli vuole lasciare il segno così com'è riuscito a farlo in campionato.

Milan, Cardinale torna allo stadio: RedBird punta alla vittoria dell'Europa League

A ricordare quanto questo Milan possa farcela arriverà Gerry Cardinale, atteso domani sera in tribuna autorità al Meazza. Cambia il piano: prima si chiamava Champions, la missione era provare a ripetere l'ottimo percorso della passata stagione, ora Europa League e l'intento è chiudere con l'oro al collo. Quando il fondatore e CEO del fondo RedBird a capo del Milan sbarca in città è perché le cose si fanno davvero serie. Gerry punta alla coppa, a inizio stagione aveva parlato di un Milan costruito per vincere («lavoro per il successo» aveva detto) e vuole mantenere la promessa. Non sarà compito facile, il Rennes ha meno qualità (molte meno) rispetto al Milan ma arriva da una catena di risultati molto positiva in Ligue1 e saprà farsi valere. 

Gerry Cardinale seduto in tribuna allo stadio

Non solo calcio, far bene in Europa è una questione di business

La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina parla di “luce che brilla, è il riflesso della Coppa che finora non ha trovato spazio nella bacheca rossonera". La rosea spiega: per la Proprietà (per Gerry Cardinale) è importantissimo poter alzare un trofeo. Non pesa quanto la Champions, ma la competizione è comunque trasmessa dalle tv di tutta Europa. C'è quindi un secondo fine, più legato allo spettacolo, al piano di business molto caro al fondatore di RedBird. Il piano in Casa Milan è cambiato: resta l'obiettivo di rientrare nella grande Europa, ma anche quello di provare ad arrivare fino in fondo in un torneo sicuramente più alla portata dei ragazzi di Pioli. Il tecnico domani schiererà i migliori, l'Europa League - aggiunge la Gazzetta - non sarà un palcoscenico per seconde linee. 

Milan attento, Leao è nel mirino del Barcellona. Lo scrivono in Spagna...
Abatantuono contro la scelta del Milan: «Vorrebbe dire essere diventati inferiori all'Inter»