La Gazzetta su Milan-Juve: chiamata Champions, senza Europa saltano in 4

Sabato sera a San Siro, Milan e Juventus si affronteranno in una sfida che vale molto più dei tre punti in palio. Per i rossoneri di Paulo Fonseca, settimi in classifica, la partita contro la Vecchia Signora assume i contorni di un vero e proprio spareggio per tenere vive le speranze di qualificazione alla prossima Champions League. I sette punti di distacco dal gruppo delle seconde, uniti a un cammino finora altalenante, rendono il margine di errore praticamente inesistente. Ogni passo falso potrebbe allontanare ulteriormente il Diavolo dall’élite europea, con ripercussioni non solo sul piano sportivo ma anche su quello economico.

La posta in gioco è altissima, soprattutto considerando l’incertezza sul numero di squadre italiane che otterranno un posto in Champions nella prossima stagione. Per il Milan, rimanere fuori dalla competizione più prestigiosa significherebbe non solo un danno d’immagine, ma anche l’impossibilità di sostenere un progetto sportivo ambizioso. La Juventus, dal canto suo, non è in una posizione molto diversa: per entrambe, il match di sabato sera non rappresenta soltanto un punto di svolta nella stagione, ma anche un banco di prova per dimostrare di poter competere ad alti livelli. E San Siro, con il suo fascino e la pressione di un pubblico esigente, farà da cornice a una serata che potrebbe indirizzare il destino di una delle due giganti del calcio italiano.

La partita sarà decisiva anche per gli equilibri economici dei due club. Né Milan né Juventus possono permettersi di restare fuori dalla Champions League: ne andrebbe della sostenibilità finanziaria dei rispettivi progetti. La squadra di Thiago Motta, più solida, ha un piccolo vantaggio (almeno, così sembra sulla carta), ma il Milan, davanti al proprio pubblico, è chiamato a rispondere con orgoglio dopo un inizio di stagione segnato da alti e bassi e da risultati contraddittori, che mettono in discussione la strategia del tecnico portoghese.