Milan, Morata è già un leader: «Non perdiamo tempo, siamo qui per vincere»
Alvaro Morata in conferenza alla vigilia di Milan-Liverpool: «Se giochi nel Milan, devi sognare. Guardi la maglia, sulla manica vedi le 7 Champions e sai che la gente ha voglia di vederci lottare».
Molto più di un attaccante, Alvaro Morata può essere per il Milan un leader carismatico, capace di trasmettere con forza il senso di appartenenza e l'ambizione che ogni giocatore dovrebbe sentire indossando la maglia a strisce rossonere. Lo spagnolo è pronto a tornare in campo, lo farà domani sera a San Siro dal primo minuto nell'esordio stagionale di Fonseca in Champions League:
Non abbiamo tempo da perdere. Dobbiamo capire che siamo qui per vincere, non di passaggio o per business. Se giochi nel Milan, devi sognare. Guardi la maglia e sulla manica vedi le 7 Champions, quindi sai che la gente ha voglia di vederci lì a lottare.
Il peso della storia
Chiaro e determinato. Morata va dritto al punto: il tempo a disposizione è un bene prezioso, vietato sprecarlo. Lo saranno i novanta minuti di domani sera contro gli inglesi di Arne Slot, un match che profuma di storia:
Qui al Milan c'è n'è tanta in questa competizione - dice in conferenza stampa, seduto alla sinistra di Paulo Fonseca -. È una responsabilità. Quando indossi questa maglia sei obbligato a dare tutto, sono emozionato. La prima cosa che ho fatto quando sono arrivato qua è stata comprare la mia maglia con lo stemma della Champions. Da piccolo ne avevo una di Kakà.
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Un Milan in crescita
Sul futuro Alvaro Morata si è mostrato ottimista. Forse non basta avere fiducia nei propri mezzi, ma intanto è già un buon punto di partenza:
Poche volte ho visto qualità come in questa squadra, ma devi credere di poter vincere. Dobbiamo avere le idee chiare, le nostre idee. Secondo me abbiamo vinto col Venezia per come ci siamo allenati in settimana, a pelle capiamo che dipendiamo dal compagno e dobbiamo alzare il livello. Se non ci crediamo noi, la gente non ci crederà.
Chi pensava che Morata potesse ricoprire un ruolo marginale o essere relegato in panchina deve ricredersi. L'ex Atletico Madrid sarà uno dei principali protagonisti in questo Milan, in campo ma anche fuori dal rettangolo verde. Lui, problemi personali a parte, si sente pronto a raccogliere la sfida:
Fisicamente sto bene. Ringrazio il club che mi ha fatto andare in Spagna per le mie questioni, mi hanno dato una grossa mano, così ho più voglia di correre e giocare.
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